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Italia digitale a due marce

L’Information Technology tradizionale sta seguendo il trend recessivo generale mentre sta emergendo una Nuova IT in controtendenza e legata al mondo del Web, del Social, del Mobile, del Cloud. Complessivamente però la media del mercato nel 2012 è pienamente recessiva: -3,2%.

Questa la prima fotografia dell’Assintel Report 2012, la ricerca annuale sul mercato del Software e Servizi ITin Italia effettuata da Nextvalue per conto di Assintel, l’associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio-Imprese per l’Italia. Lo studio, presentato oggi a Roma nel corso di un convegno, è stato reso possibile anche grazie al contributo di alcuni fra i più rappresentativi operatori dell’Information Technology italiana: Amadeus Italia, Econocom, Elelco, Gesp, IBM, InfoCamere, Oracle, Present, Ricoh. Il presidente di Assintel e della Commissione Innovazione e Servizi di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Giorgio Rapari, ha sottolineato che “oggi la nostra economia si trova in guerra. C’è chi sta in trincea con gli elmetti lottando quotidianamente per difendersi; e poi ci sono i capitani coraggiosi, con lo sguardo oltre l’orizzonte, che prefigurano l’evoluzione del mercato verso un’economia del digitale. Oggi Internet impatta su ogni business e il suo ruolo nella nostra economia va crescendo sempre più rapidamente: quello che ancora manca è un adeguamento infrastrutturale e politico alle nuove dinamiche. Il Decreto per lo Sviluppo Digitale muove alcuni passi coraggiosi, altri più conservativi: la sfida sarà legata alle norme di attuazione, al coordinamento fra i vari attori istituzionali, alla ripresa degli investimenti nella Pubblica Amministrazione e infine alla reale disponibilità di incentivi per chi innova”. Il messaggio di Alfredo Gatti, managing partner di Nextvalue che ha realizzato la ricerca, è chiaro: “In un contesto certamente non positivo la trasformazione dell’Information Technology continua ad essere una forza dirompente con un proprio autonomo sviluppo. L’IT si conferma come forte driver di innovazione e la vera sfida è gestire le aspettative di un processo di innovazione che diviene sempre più rapido. Di fatto le aspettative delle aziende finali creano forti pressioni sul mondo dell’offerta IT affinché cambino i modelli e le modalità di erogazione delle soluzioni e dei servizi. Anche l’esistente deve essere gestito mentre si incorporano nuovi requisiti, contenuti e capacità di relazione a discapito dell’introduzione di nuove complessità. In questa rincorsa al Digitale è ancora più importante rispetto al passato una buona collaborazione tra pubblico e privato e sempre più è necessario che il mondo politico riconosca il valore degli investimenti in IT e la Pubblica Amministrazione diventi propositiva, soprattutto oggi che l’Agenda Digitale ha fatto i suoi primi passi anche in Italia.”

Fonte: confcommercio.it