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Aumento Iva, batosta per la ristorazione

L’aumento di un punto percentuale dell’Iva a cui sono soggette le attività di somministrazione, che passerà dal 10 all’11%, servirà ad inasprire il contesto di difficoltà in cui operano i pubblici esercizi. Fipe si allinea così alle proteste della Confcommercio-Imprese per l’Italia, la struttura a cui aderisce, rimarcando come anche nelle attività di ristorazione si registreranno ulteriori contrazioni della domanda. Molti sono i dubbi che l’abbassamento Irpef di un punto percentuale dei primi due scaglioni di reddito possa restituire maggiore potere d’acquisto ai cittadini e sostenere in qualche modo i consumi del mercato interno. Le due misure, secondo Fipe, non creeranno quella compensazione che è stata alla base del principio ispiratore di questo aspetto del ddl di stabilità.