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Lo chef Ravagnani tiene le sue lezioni in Romania

Pur con una laurea di ingegneria in tasca, Michele Ravagnani ha sempre coltivato la  passione per l’arte culinaria. Una passione trasmessa dai genitori, gestori dello storico ristorante “Corte Vallona” di Castelnovo Bariano, dove l’ingegner Ravagnani è impiegato stabilmente come chef e sommelier da oltre 15 anni. Da tempo l’ingegnere/chef Ravagnani è attivo anche in ambito associativo, essendo presidente dell’Associazione Ristoratori del Polesine e consigliere della Federazione Pubblici Esercizi (Fipe) di Confcommercio Ascom Rovigo associazione che, tra le varie attività,  sviluppa i bandi di formazione transnazionali del Fondo Sociale Europeo. Il mese scorso l’Ascom rodigina ha concluso un percorso formativo in Romania, nel cui ambito l’ingegnere/chef è stato incaricato della docenza: “si è trattato di un’esperienza professionale, umana e culturale indimenticabile – afferma il 42 enne chef altopolesano- dove ho avuto l’onore di essere docente in tre corsi tenutesi nella città di Brasov, la “perla” dei Carpazi e sede dell’Università della Transilvania”.  Direttore di Ristorante, Direttore di Albergo e Manager dell’Attività Turistica sono stati i titoli dei 3 corsi condotti da Ravagnani: “i corsisti erano un mix di imprenditori rumeni del settore alberghiero/ristorativo e neo laureati in scienza dell’alimentazione – spiega Ravagnani – e diversi sono stati i motivi di soddisfazione come il fatto di venire puntualmente ma piacevolmente obbligato dai discenti ad intrattenermi  ben oltre l’orario delle lezioni  per approfondire gli argomenti o la consapevolezza e l’onore di rappresentare il Veneto e le sue eccellenze. Sotto questo profilo gli imprenditori romeni hanno dimostrato notevole interesse per la nostra terra e per i nostri piatti, in primis per i tortelli di zucca”. Soddisfazioni ma anche sorprese per lo chef polesano:“sorprese positive nel percepire una nazione vitale, che si sta velocemente sviluppando economicamente ed imprenditorialmente, con città che mi hanno piacevolmente colpito dal punto di vista architettonico, per la bellezza degli edifici e delle vie di circolazione, basti dire che situazioni di degrado come ad esempio la Transpolesana non le ho riscontrate in Romania.  Sono invece rimasto stupito dal fatto che argomenti da tempo consolidati nel nostro Paese come lo studio ed i rimedi per le intolleranze alimentari o i sistemi di autocontrollo igienico sanitario non siano ancora approfonditi  in Romania”. Per Ravagnani l’esperienza rumena potrebbe avere un seguito: “ infatti i  positivi riscontri e le richieste provenienti dalla Romania hanno indotto l’Ufficio Formazione Finanziata di Confcommercio Ascom Rovigo a pianificare per il 2014 altri percorsi formativi riservati agli imprenditori locali”.