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Imu, per le imprese “esborso insostenibile”

Audizione di Rete Imprese Italia presso le commissioni Finanze e Lavoro della Camera sul decreto legge di sospensione dell’Imu. Chiesto lo stop della rata di giugno anche per gli immobili strumentali delle imprese, compresi alberghi e negozi. La deducibilità? “Un palliativo”.

Il versamento Imu di giugno dev’essere sospeso anche per gli immobili strumentali delle imprese, compresi alberghi e negozi, altrimenti la rata, oltretutto contestuale all’aumento dell’Iva e all’avvio della Tares, “potrebbe rivelarsi esiziale per il sistema delle piccole e medie imprese”. Lo ha chiesto Rete Imprese Italia nel corso dell’audizione presso le commissioni Finanze e Lavoro della Camera sul decreto legge di sospensione dell’Imu e di rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. Già nel 2012, ha rilevato il sogetto unitario di rappresentanza delle pmi e dell’impresa diffusa, l’Imu è stata una “vera e propria stangata per le pmi” che hanno pagato circa 8-9 miliardi su un totale di 24 miliardi di gettito dell’imposta. La richiesta di sospendere il pagamento, ha aggiunto Rete imprese Italia, deve comunque preludere all’esenzione degli immobili strumentali dall’imposizione nell’ambito della prevista revisione dell’Imu. La prospettata deducibilità dell’Imu sui redditi delle imprese sarebbe una misura meramente ‘palliativa’. Se proprio questa fosse la via prescelta, andrebbe applicata a tutti gli immobili strumentali senza eccezioni e la detrazione dovrebbe valere anche per l’Irap. Nella revisione, inoltre, l’Imu dovrebbe essere inquadrata come imposta sui servizi locali e non come imposta sul patrimonio. Quanto alla Cig, Rete Imprese Italia apprezza il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, ma ritiene che l’utilizzo dello 0,30% destinato alla formazione continua “vada nella direzione sbagliata di un ulteriore e insostenibile incremento del costo del lavoro, tale da disincentivare sia la creazione di nuovi posti di lavoro sia la contrattazione di secondo livello”. Nell’ambito del tema complessivo degli ammortizzatori sociali, Rete Imprese Italia ha poi chiesto di rinviare di almeno sei mesi il termine fissato al 18 luglio per la costituzione da parte delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali più rappresentative a livello nazionale dei fondi di solidarietà bilaterali.

Fonte: confcommercio.it