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Nuove regole per contratti a termine e apprendistato

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il decreto-legge , recante disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la
semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese”.
Le principali modifiche rispetto al testo originario riguardano principalmente il rinnovo dei contratti a termine e l’apprendistato.
In particolare, il provvedimento in oggetto, interviene in materia di contratto a termine prevedendo una serie di novità.

la modifica del numero di proroghe: il contratto a termine sarà prorogabile per 5 volte nell’arco dei tre anni (8 proroghe nel testo originario del decreto-legge) senza indicare necessariamente la causa della proroga;

la modifica della base di computo del “tetto” all’utilizzo del contratto a tempo determinato: ciascun datore di lavoro non può eccedere il limite del 20% dei lavoratori a tempo indeterminato alle sue dipendenze in forza al 1° gennaio dell’anno di assunzione (criterio più preciso rispetto al “20% dell’organico complessivo” previsto nel testo originario del decreto-legge);

l’introduzione di una sanzione per il superamento del “tetto” all’utilizzo del contratto a tempo determinato: se il numero di lavoratori assunti in violazione del limite sia, inferiore o superiore a uno, è prevista rispettivamente per ciascun lavoratore una sanzione amministrativa pari al 20% o al 50% della retribuzione per ciascun mese o frazione di mese superiore a quindici giorni di durata del rapporto di lavoro;

la previsione di una disciplina transitoria: per i datori che alla data di entrata in vigore del decreto-legge occupino lavoratori a termine oltre tale soglia, l’obbligo di adeguamento al tetto legale del 20% scatta a decorrere dal 2015 (entro il 31 dicembre 2014), sempre che la contrattazione collettiva non fissi un limite percentuale o un termine più favorevole. In caso contrario, il datore di lavoro, successivamente a tale data, non potrà stipulare nuovi contratti di lavoro a tempo determinato fino a quando non rientri nel limite percentuale legale/contrattuale;