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Lievi segnali di ripresa, lo fa sapere l’Istat

Cresce la fiducia dell’economia italiana a gennaio: l’indice di quella dei consumatori, fa sapere l’Istat, è salito a 104 da 99,9, top da 6 mesi, mentre quella delle imprese è cresciuto invece a 91,6 da 87,6 di dicembre 2014, livello che non toccava da settembre 2011.
I consumatori- Per il clima di fiducia dei consumatori la componente economica e quella riferita al quadro personale aumentano rispettivamente a 109,2 da 103,5 e a 102,2 da 98 rispetto al mese precedente. I giudizi dei consumatori sull’attuale situazione economica del Paese migliorano (a -104 da -108 il saldo) e così anche per le attese (a -5 da -15 il saldo). Risultano in diminuzione il saldo dei giudizi sulla dinamica dei prezzi al consumo negli ultimi 12 mesi (a -22 da -5), quello dei giudizi sull’evoluzione dei prezzi nei prossimi dodici mesi (a -31 da -18) e quello delle attese sulla disoccupazione (a 41 da 48).


Le imprese – migliora il clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato (a 94,7 da 86,8) e delle imprese di costruzione (a 77,3 da 72,6), mentre scende lievemente quello delle imprese manifatturiere (a 97,1 da 97,3) e, in misura più consistente, quello del commercio al dettaglio (a 99,5 da 104,7). Nelle imprese manifatturiere peggiorano le attese di produzione (a 3 da 4) e rimangono stabili i giudizi sugli ordini (a -24); il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino passa a 1 da 2. Nelle costruzioni migliorano le attese sull’occupazione (a -17 da -27, il saldo) mentre i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione rimangono stabili (a -53). Nelle imprese dei servizi crescono i giudizi e le attese sugli ordini (a -9 da -13 e a -3 da -11, i rispettivi saldi) e migliorano pure le aspettative sull’ andamento dell’economia in generale (a -17 da -24, il saldo). Nel commercio al dettaglio peggiorano sia i giudizi sulle vendite correnti (a -16 da -14) sia le attese sulle vendite future (a 8 da 13); in accumulo sono giudicate le giacenze di magazzino (a 5 da -3, il saldo). Intanto la Commissione europea ha segnalato un balzo in alto dell’indicatore del sentimento economico (Esi) in Italia a gennaio: +2,6 punti, il miglioramento più forte dell’intera Eurozona.
Sempre l’Istat rileva che in gennaio, l’economia italiana ha mostrato segnali di un possibile recupero della domanda interna. L’indice anticipatore dell’economia italiana è tornato positivo a novembre, per la prima volta da marzo 2014, prefigurando una ripresa dell’attività economica nel primo trimestre dell’anno.
Nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, l’Istat osserva che indicazioni favorevoli provengono dalla produzione e dagli ordinativi esteri di alcune componenti rilevanti del comparto dei beni strumentali. Con riferimento alle famiglie, il rialzo del clima di fiducia è stato sostenuto dal significativo miglioramento delle aspettative. Le condizioni del mercato del lavoro, tuttavia, rimangono difficili, con un elevato tasso di disoccupazione.